” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=1rAUls8rEYs”]
Le vie del calciomercato sono infinite, tanto più oggi in cui nel valutare o meno un trasferimento un calciatore (o chi per lui) analizza più variabili: un tempo contava il blasone, del campionato in primis quindi del club, di questi tempi non basta più, come dimostrano due dei casi più caldi del mercato europeo. Due talenti potenzialmente fenomenali, due storie diverse, epiloghi che potrebbero condurre entrambi a una soluzione sorprendente: per Martin Odegaard e Andrej Kramaric non può bastare una sfera di cristallo per intuire cosa ha in serbo il futuro per loro, perché se ai loro nomi sono stati accostati tutti i più grandi club del continente, alla fine potrebbero finire in squadre sorprendenti. Vediamo come, vediamo quali.
Martin Odegaard
Il rischio di bruciarsi c’è, perché non ha ancora compiuto 16 anni e già ha tante pressioni addosso: il centrocampista dello Strømsgodset, baby prodigio che ha già debuttato in Nazionale, fra qualche anno potrebbe essere ricordato come meteora del calcio internazionale, perché effettivamente sta vivendo una situazione paradossale da cui potrà uscirne solo se consigliato bene da chi gli sta accanto. E’ presto detto: il campionato norvegese è finito, ne sta così approfittando per farsi un giro in diversi centri sportivi, ultimo in ordine di tempo quello del Liverpool.
Lo vogliono i Reds, lo vuole il Real Madrid, lui il prossimo 17 dicembre compirà gli anni e potrà decidere, ma occhio perché il l’ex allenatore dello Strømsgodset, colui che lo ha lanciato, si chiama Ronny Della, allena il Celtic ed è certo che il ragazzo alla fine lo seguirà a Glasgow. Biancoverdi in pole dunque? Neanche per sogno perché a fari spenti l’Ajax sta per sbaragliare la concorrenza: forte della tradizione coi giovani, del livello del proprio campionato e dell’appeal internazionale, i lancieri ora sono in vantaggio. E Odegaard, o chi per lui, pare intenzionato a scegliere Amsterdam.
Andrej Kramaric
Quando ancora era di proprietà della Dinamo Zagabria, col club della capitale croata finì male, il Genoa era praticamente a un passo dall’acquisizione del suo cartellino; a 21 anni (e con la Croazia non ancora in Europa), il Grifone non se la sentì di rischiare, Kramaric allora se ne andò a Fiume e in un anno e mezzo è esploso come pochi potevano immaginare: che sia coppa, MAXtv Prva Liga o Nazionale non importa, il 23enne di Zagabria la butta dentro da mesi (56 gol in 60 partite con la compagine fiumana), non sorprende dunque che alla Cantrida, pittoresco stadio cittadino, pullulino gli osservatori.
Milan e Inter avevano fiutato per prima l’affare, poi però l’attaccante ha continuato a segnare in maniera così eclatante che hanno messo gli occhi su di lui anche Borussia Dortmund e Arsenal, ma alla fine due squadre hanno fatto davvero sul serio: la Juve e il Chelsea. I bianconeri sono d’accordo col padre, hanno offerto un quinquennale da 1,5 milioni al ragazzo, ma non hanno il placet del club; il Rijeka infatti vuole 10 milioni (come base d’asta se asta sarà), nonostante nel contratto di Kramaric ci sia una sorta di clausola di rescissione che con due milioni lo libererebbe.
Per questo Paratici e Marotta cercano di far abbassare il prezzo, forte anche dell’accordo col giocatore e garantendo la sua permanenza in Croazia fino a giugno; Mourinho invece ha fretta perché sa bene che chiudere a quelle cifre, e farlo subito, non può che essere un affare, eppure tra i due litiganti potrebbe godere il terzo inaspettato incomodo: è il fanalino di coda della Premier League, quel Leicester che ha semplicemente bussato alla porta del club croato con 15 milioni cash, così, giusto per sparigliare le carte del mazzo. Chissà che non basti, volontà di Kramaric permettendo.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG